25^ ANNIVERSARIO: LA VITA DI PADRE PUGLISI E LA LOTTA ALLA MAFIA NELLA VISIONE DI PAPA FRANCESCO di Giuseppe Lumia

                         

La visita di Papa Francesco in Sicilia resterà una sorta di pietra miliare per comprendere bene il valore da dare oggi alla lotta alla mafia nella Chiesa.

Ancora una volta Padre Pino Puglisi ha segnato il cammino.
Papa Francesco l’ha percorso dettagliando stili di vita e di valori antitetici al devastante pensare e agire mafioso.

Siamo al 25^ anniversario della morte, per mano di Cosa Nostra,  di Padre Puglisi. Il suo percorso di santità viene presentato da Papa Francesco come  chiaramente dentro la scelta di fede e quindi di impegno pastorale, sociale e culturale nel quartiere di Brancaccio contro la mafia dei potentissimi   boss Graviano che con la Chiesa  pensavano si potesse naturalmente convivere a suon di  denaro e scambi reciproci di favori.

Per anni si è cercato furbescamente di delineare la santità di Padre Puglisi come se fosse esterna al Suo impegno Parrocchiale chiaramente alternativo alla presenza mafiosa.
Spesso si è voluto prescindere da due evidenti fatti:

1. Padre  Puglisi a Brancaccio ha rifiutato sistematicamente sul piano formativo, liturgico, culturale e sociale l’avvolgente coabitazione con la mafia e a suo modo l’ha combattuta duramente da bravo parroco e profondo e illuminato uomo di fede posto alla guida degli universitari della FUCI che lo seguirono anche nell’impegno rischioso a Brancaccio.

2. Padre Puglisi è stato ucciso dalla mafia perché la sua presenza destabilizzava il potere territoriale di Cosa Nostra e metteva paura ai boss, sino a suscitare la loro avversione per l’effetto di conversione di vita  che aveva sui giovani e sulle stesse dinamiche sociali e politiche, nella realtà di un mandamento mafioso considerato di “eccellenza” e di una certa affidabilità per i vertici di Cosa Nostra guidata dai stragisti corleonesi come Riina, Provenzano e Bagarella.

Papa Francesco si è calato dentro questa scelta alternativa alla mafia promossa quotidianamente da Padre Puglisi.
In tutti i vari momenti della Sua presenza in Sicilia ha saputo in sostanza delineare i tratti di una Chiesa che partecipa al cammino di liberazione dalla mafia, soprattutto dal sentire e  agire mafioso.

L’ha spiegato bene nella Santa Messa del Foro Italico a Palermo, davanti a migliaia e migliaia di palermitani e siciliani, nell’incontro in Cattedrale con i sacerdoti e nella magica Piazza Politeama con migliaia di giovani ma anche con la scelta inedita di visitare la Parrocchia di San Gaetano proprio a Brancaccio dove opera socialmente anche il Centro Padre Nostro, fondato anch’esso da Padre Puglisi!

A completare il significato profondo di questa visita di rilievo storico è stata la scelta di pranzare con i poveri e diseredati, immigrati e italiani, della Missione Speranza e Carità di fratello Biagio Conte.

In sostanza Papa Francesco ha detto chiaramente e solennemente che per fede si è anche alternativi alla mafia. Dalla indimenticabile e profetica presa di distanza  di Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento si è giunti, con Papa Francesco,  alla visione completa e alternativa della distanza della vita cristiana dalla mafia.

Padre Pino Puglisi con il suo sorriso, con la sua determinazione, con la sua lungimiranza ha aperto una strada maestra:  adesso percorrerla sino in fondo è possibile anche nell’esperienza di fede, per liberarci dal potere e dalla cultura della mafia e dal suo micidiale sistema di collusioni sociali, economiche ed istituzionali.

Giuseppe Lumia

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