IUS SOLI. È UNA REALTÀ VIVA. NEL DIRITTO ITALIANO NO: SBAGLIATO! Riflessione di Giuseppe Lumia



Siamo rimasti tutti  attoniti, come se ci avessero  colpito all’improvviso  con un pugno allo stomaco, vedendo le  atroci immagini del pullman che brucia, con  50 ragazzini scampati per pochi attimi ad una vera e propria strage.

Un cittadino italiano nato in Francia di origine senegalese ha messo a serio rischio la vita di quegli alunni e dei loro accompagnatori.

All’opposto i ragazzini, in particolare Rami,  di origine egiziana,  e  Adam, di origine marocchina, attenzione entrambi nati in Italia ma privi di cittadinanza italiana,  sono stati gli eroi che, grazie  anche al  fulmineo intervento  dei Carabinieri,  hanno evitato una vera e propria strage.

Sull’attentatore abbiamo detto tutto e si è pressoché concordi sulla necessità del massimo rigore previsto in questi casi  dalla legge.

Sui ragazzi-eroi  le divergenze di opinione rimangono. Si conviene sull’eroicità del  loro gesto e sulla necessità di riconoscere loro  la cittadinanza per i meriti conquistati  per  l’eccezionale comportamento tenuto in quei drammatici momenti.

Sullo IUS SOLI non si è invece d’accordo e si rimane distanti da qualunque convergenza.
Rami  e Adam, come tantissimi altri, sono nati in Italia, pensano in Italiano, si vestono, scherzano, studiano, giocano, si divertono come tutti i loro coetanei italiani ....  Vivono, potremmo senz’altro dire,  in Italiano. Eppure non sono cittadini italiani! Ecco allora che riemerge  con tutta la sua straordinaria energia e umanità il pensiero nobile sullo IUS SOLI.

Riconoscere la cittadinanza a chi nasce e vive in Italia rimane una tappa fondamentale dell’affermazione dei diritti civili. Solo in Italia, tra i Paesi avanzati, ancora non si può.

Sicuramente andava  fatto nella scorsa legislatura, anche nella forma IUS SOLI temperato (con i genitori in regola e un percorso di studio certo) siamo andati vicino ma è stato un grave errore non arrivare sino in fondo come ho fatto notare più volte.

Adesso? I ragazzi-eroi avranno la cittadinanza, ci mancherebbe altro. Ma gli altri? Nelle stesse condizioni no. Nella realtà sono italiani,  per il diritto italiano no. Sbagliato. Battersi per lo IUS SOLI diventa pertanto un impegno a cui non possiamo più  sottrarci!

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