PAROLE DA SCOLPIRE DI ANGELO IVAN LEONE
Purtroppo uno dei mali storici che affligge questo bellissimo e sfortunatissimo Paese è il suo servilismo oltre che il suo agghiacciante formalismo. Nelle sue espressioni più gravi questo culto estremo delle forme diventa patologico e ossessivo. Come non ricordare, per esempio, che nell'organizzazione mafiosa dire Signore a qualcuno equivale a dir lui che si è un Signor nessuno. Lo stesso Giovanni Falcone, l'immortale Giovanni Falcone, per me è questo l'unico Immortale altre che Gomorra, si dovette adeguare a questo culto del formalismo estremo e quando qualche mafioso lo apostrofava dicendo: "Signor Falcone" lui immediatamente rispondeva "No, no, io sono il giudice Giovanni Falcone".
Le ragioni storiche di questo culto delle forme sono da ricercarsi in secoli di dominazione spagnola che ha posseduto non solo il Sud Italia, ma lo stesso ducato di Milano. Manzoni ha reso con pagine bellissime eterno tale ricordo. E l'Italia dei Promessi Sposi, diceva Leonardo Sciascia è: "L'Italia della mafia". Un po' come la Francia eterna di De Gaulle, insomma. A ciascuno il suo, sempre per chiudere con quel maestro del pensiero laico, progressista e libero, soprattutto libero, che fu Sciascia
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