Argentina 1978: una coppa piena di sangue di Angelo Ivan Leone


Tra le varie dittature che hanno funestato il XX secolo, una menzione speciale meritano le dittature sudamericane del secondo dopoguerra. Tra queste dittature, tutte formatesi con la diretta o indiretta partecipazione degli USA, secondo la dottrina Monroe "l'America agli americani"  che poi voleva dire l'America, tutta l'America, agli USA, spiccano le dittature dei macellai nazistoidi come il cileno Augusto Pinochet e la dittatura della giunta militare in Argentina sotto la guida del tenente generale Jorge Rafael Videla. La dittatura argentina, passata alla storia con la definizione propria dei golpisti di: processo di riorganizzazione nazionale durò dal 1976 al 1983. Questa dittatura ebbe modo di sterminare un'intera generazione di argentini quasi 30000 persone, in maggioranza giovani operai, studenti e contadini morirono nei massacri ordinati dalla Junta. Il programma politico dei golpisti era abbastanza chiaro e definito fondato su di un anticomunismo viscerale e retrogrado dai caratteri belluini, un clericalismo medievale e una politica neoliberista di importazione statunitense che condusse l'Argentina al disastro. Furono gli anni dei migliaia di desaparecidos, dei tormenti, delle torture e dei supplizi con i voli della morte e le persone lanciate vive nell'oceano Atlantico da parte dei sicari della giunta militare. Quegli orrori sono stati recentemente ricordati con film come Garage Olimpo e La notte delle matite spezzate. Questa dittatura argentina, come quella cilena si differenziano specificatamente dalle classiche dittature di destra nazifasciste, comuni all'Europa tra le due guerre, perché furono dittature di stampo neoliberista e ultracapitalista che si attuarono, come ricordato, con la diretta o indiretta responsabilità degli Stati Uniti d'America. In campo economico il  carattere neoliberista della dittatura argentina si rivelò un disastro per il Paese. Il canto del cigno di questa scellerata conduzione politica ed economica furono i Mondiali di Argentina 1978 vinti, e non poteva essere altrimenti, proprio dai padroni di casa che affrontarono l'Olanda in una vergognosa finale in cui si concesse all'Albiceleste di tutto e di più, da parte dell'arbitro italiano. La vittoria con cui l'Argentina conquistò il suo primo trofeo mondiale avvenne nello Estadio Monumental di Buenos Aires, a poche centinaia di metri dal peggior centro di detenzione di prigionieri politici della dittatura: la Escuela de Meccanica de la Armada. La ESMA in cui vennero trucidate più di 5000 persone. L'ironia della sorte e della storia volle che i dittatori della Junta, issati al potere dagli USA, persero tutto quando credettero di battere gli inglesi strappando loro le isole Falkand/Malvinas. Gli inglesi della Thatcher ridicolizzarono i militari argentini e la giunta dei sanguinari macellai dovette cedere il potere. La Thatcher fu la stessa che quando Pinochet era impossibilitato dal lasciare l'Inghilterra, in attesa di essere processato, come furono processati Videla e gli altri, per crimini contro l'umanità, andò a trovarlo dichiarando che Pinochet aveva "restaurato la democrazia nel suo Paese". Sic transeat...


Commenti

  1. Veramente quegli anni furono assai infausti e ci fanno ripiombare nel male assoluto di un mondo che, come quello nazista, ha recato con sé una scia di sangue e di torture.
    Ma la colpevolezza dell'America pesa più del piombo quando si pensa alle sue idee libertarie, alla rivoluzione americana, alle speranze di tanti che vedevano in essa l'antitesi al nazismo e la rinascita di un mondo diverso sulle ceneri di un passato truculento.

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