FESTA DELLA REPUBBLICA. FERMIAMOCI UN ATTIMO A PENSARE di Giuseppe Lumia
Molti ignorano ancora oggi il valore di questa Giornata così importante per la nostra travagliata storia Repubblicana e Democratica.
Il 2 Giugno del 1946 l’Italia prostrata dalla guerra e speranzosa al tempo stesso per la Liberazione si riconciliava con la Democrazia con il Referendum Popolare per scegliere tra la Repubblica e la Monarchia, per eleggere l’Assemblea Costituente e per riconoscere il diritto del voto alle donne e così avere un Parlamento realmente eletto a suffragio universale.
Molti sono contrariati e arrabbiati per le mille difficoltà e ingiustizie in cui il Paese versa, soprattutto in questo momento.
Ma chissà se è possibile ritagliarsi uno spazio di meditazione, dove ognuno si interroga e prova anche a rimettersi in gioco.
Il Coronavirus nel mondo sta scatenando diversi reazioni: può contribuire ad esaltare il lato egoista e arrogante, spesso pure violento, nascosto purtroppo nell’animo umano, che si è manifestato ad esempio in quel gesto di tenere per diversi minuti il collo schiacciato a terra di Floyd, sino a causarne la morte; oppure può far emergere il lato migliore delle nostre coscienze, quello della generosità e responsabilità, come abbiamo imparato dalle dimostrazioni di impegno e abnegazione degli operatori sanitari nelle corsie degli ospedali.
Non rinunciamo a riflettere, in questa particolare giornata di Festa: solo così potremo onorare al meglio il 2 Giugno, come ci chiede, con il Suo messaggio, il nostro Presidente della Repubblica.
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