Anni di piombo di Angelo Ivan Leone
A differenza di alcuni che ricordano come "formidabili quegli anni" noi li ricordiamo esattamente per quello che furono: anni di piombo. Anni di violenza politicizzata, di tragedia per molte, troppe vite umane, di una guerra a medio bassa intensità che aveva come unico scopo quello di scardinare l'ordinamento democratico del nostro Paese. Eppure il Paese seppe reagire e l'Italia "malconcia ma viva" come recitava una splendida vignetta di Forattini seppe tenere testa alla minaccia terroristica. Il Paese oggi si ferma per commemorare i morti ammazzati della scorta dell'onorevole Aldo Moro. In questo dies nefastus la Repubblica commemora i tanti soldati morti per salvarla in questa guerra. A loro, che dovettero sacrificare la vita, per la difesa dei valori irrinunciabili della democrazia di cui tutti oggi godiamo e, forse, abusiamo, va il nostro pensiero più grande. Si vinse contro il terrorismo perché il Paese seppe rimanere fermo e saldo nella difesa dei propri valori democratici. Che questa lezione ci serva da monito e da insegnamento. Si vince, allora come ora, solo se si rimane uniti.
Complimenti per l'analisi attenta e accurata di un fenomeno storico che ha segnato l'Italia. Grazie
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