DA POLITICAMENTE SCORRETTO HO FATTO IL TIFO PER LA PUGILE ALGERINA di Salvatore Calleri

 


Faccio una premessa: non sono politicamente corretto - nemmeno un pochino - ma son cresciuto con la trilogia di Amici Miei, di cui adoro soprattutto il primo di Monicelli.

Non uso asterischi o " ə" per rendere il genere onnicomprensivo ma faccio ampio utilizzo della parola "persona", che mi piace molto di più. Son cresciuto tra gli anni 80 ed i 90,  sono totalmente etero ma assolutamente non macho. 

Bado alla sostanza dei diritti più che alla forma linguistica e mi son formato ascoltando Jimmy Sommervile che, con i Bronski Beat, cantò "Smalltown Boy", un pezzo che mi fece decidere di difendere sempre i più deboli dai soprusi e dai bulli. 

Ebbene, nonostante sia difficile vedermi intervenire su temi che considero non "miei", non posso esimermi dal parlare della pugile algerina Imane Khelif.

All'inizio, quando è scoppiato il caso, devo dire che ero perplesso.

Perplessità dettata dalla mia ignoranza,  dal mio non conoscere. In questi casi mi salva la mia attitudine a non commentare mai seguendo l'immediatezza temporale in cui cadono gli amanti dei social. Ho scelto quindi di approfondire evitando le fake news e la prima scoperta che ho fatto è che non sempre dai cromosomi, a prescindere dal caso di Imane, si evince il sesso. Questa scoperta è avvenuta grazie al fatto che delle "supermegatopegigans" (termine che, oggi non si usa più ma che noi adolescenti foruncolosi anni 80 ricordiamo bene) eran femmine con i cromosomi y.

Incredibile. Non proseguo nel campo scientifico ma continuo su quello sociale di chi, come me, da sempre appassionato di olimpiadi, si ricorda dei cosiddetti "donnoni dell'est" di cui ci domandavamo, in modo scanzonato, se fossero donne oppure "ómini" (alla toscana maniera) ma senza fissarcisi troppo.

Ebbene, oggi il rumore su Imane mi ha dato veramente fastidio e la cosa ha prodotto in me tre riflessioni/decisioni in cui ho messo a lavorare i miei due neuroncini che ancora si muovono nella mia testolina:

1) ho fatto il tifo per Imane.

2) ho apprezzato le donne androgine.

3) dobbiamo fare di più per aiutare le persone nella conquista dei diritti civili, ma senza staccarli dai sociali,  diritti che sono messi in discussione oggi nei paesi occidentali e che non sono stati mai riconosciuti in buona parte del mondo (tra cui i paesi arabi ricchi ed i paesi nordafricani). 

Detto questo, cari lettori, oltre a gridare viva gli eunuchi, categoria da sempre reietta, ma che con questo articolo non c'entra nulla, vorrei pure concludere che i veri ómini non si valutano dal pene.

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